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IDONEITÀ ALLA LEADERSHIP

4.2 Risultati ed analisi delle autovalutazioni

4.2.1 Il dominio familiare

La famiglia è il dominio in cui si incontra il dialetto, il dominio in cui il dialetto è accettato e dove si usa di più. Negli anni Settanta e Ottanta, però, i genitori spesso impedivano ai figli di usare il dialetto in casa. Questi genitori appartengono alla generazione che è cresciuta forse con il sentimento di censura più forte nei confronti del dialetto, cioè quando il dialetto rappresentava l’ostacolo principale

all’emancipazione (Romano, 2013, p. 19). Tanti dei figli che non hanno imparato il dialetto a casa hanno dichiarato di essersi sentiti esclusi dal gruppo degli altri bambini a scuola, nei campi di gioco o per strada. Questo sentimento portava il bambino a sforzarsi ad imparare il dialetto autonomamente tra gli amici fuori casa. Ciò nonostante, la famiglia rimarrà sempre il dominio in cui il dialetto è più

frequentemente usato, e il modo in cui i bambini vengono esposti al dialetto a casa sicuramente interferisce con il giudizio che portano con sé verso il dialetto. Per questo è importante vedere non solo come gli intervistati stessi dichiarano di usare la lingua, ma anche come dicono che i loro familiari la usano con loro. Non sentire mai i genitori usare il dialetto né con i figli né tra di loro e neppure con i propri genitori sicuramente rende il dialetto una cosa estranea per il bambino, che probabilmente valuterà il dialetto in modo negativo. Un bambino che è abituato invece a sentire sia i nonni sia i genitori usare il dialetto, magari anche quando si rivolgono a lui, impara che il dialetto è una varietà naturale, ed è probabile che lo giudichi in modo più positivo. Dunque, analizzando i risultati delle autovalutazioni possiamo vedere come la percezione del proprio uso linguistico possa fornirci indicazioni su come gli adolescenti valutano l’uso del proprio dialetto. Le prime cinque domande contenute nel questionario delle autovalutazioni riguardano l’uso del siciliano e dell’italiano all’interno del dominio familiare. Nel prossimo paragrafo vedremo come dichiarano di usare la lingua con gli amici e a scuola. Prima rispondono alla domanda su come loro stessi usano la lingua in famiglia, poi alle domande su come i genitori parlano con i figli e tra di loro e infine su come i nonni parlano con i nipotini e con i genitori.

I risultati non forniscono delle grandi sorprese. Ci sono comunque alcune parti che

meritano essere ulteriormente commentate. Dal grafico 4.10 possiamo vedere come i giovani hanno riposto alla domanda: “In famiglia tu parli?” con la scelta tra le sei

seguenti alternative: Esclusivamente italiano (abbreviato IT nei grafici);

prevalentemente italiano (PREV.IT); misto tra italiano e siciliano (IT/SIC);

prevalentemente siciliano (PREV.SIC); esclusivamente siciliano (SIC) e ALTRO46. Come era logico aspettarsi nessuno dice di usare né solo né prevalentemente il siciliano. La maggior parte sostiene di usare esclusivamente o prevalentemente l’italiano (le prime due colonne IT e PREV.IT del grafico 1 sommate che risulta il 59,1% per i maschi e il 76% per le femmine). C’è però una notevole differenza tra l’uso delle femmine e quello dei maschi. Il 23,1% delle ragazze dichiara di usare esclusivamente l’italiano, quasi l’8% più dei maschi (15,2%). Addizionando i dati delle femmine, il 52,9% dice di usare prevalentemente l’italiano contro il 43,9% dei maschi. La differenza maggiore sta nella dichiarazione dell’uso misto equilibrato tra siciliano e italiano che è il 37,8% per i maschi e solo leggermente sopra il 20% per le femmine. Possiamo confermare che più femmine che maschi dichiarano di usare una varietà standardizzata, seguendo le norme stabilite (Baroni, 1983; Galli de’ Paratesi, 1894), mentre i maschi sono i portatori del siciliano, anche se non usano

“esclusivamente o prevalentemente” il dialetto, usano più delle femmine un misto tra

46 L’asse verticale rappresenta la percentuale.

15,2

siciliano e italiano che non prevalentemente o solo italiano. Va notato che il grafico non ci fornisce informazioni riguardo se e come i giovani variano il loro uso all’interno delle generazioni tra fratelli, sorelle, genitori e nonni, questo è pertanto solo un quadro generale. “Altro” rappresenta la piccola percentuale di altri dialetti o anche altre lingue nei casi in cui gli informatori hanno genitori o nonni di altra origine. Vediamo ora quale lingua usano i loro familiari, visto che l’esposizione all’uso del dialetto può influenzare la loro valutazione del dialetto anche se loro stessi dichiarano di non usarlo.

Nel grafico 4.11 vediamo come i genitori parlano con gli intervistati. Nessuno degli informatori risponde che i genitori comunicano con i propri figli esclusivamente in siciliano, e solo l’1,2% dei maschi sostiene che i loro genitori parlano con loro prevalentemente in siciliano (nessuno tra le femmine). Le ragazze dicono però anche di essere esposte al dialetto quando è misto con l’italiano, il che vale per il 23,9% per le femmine e il 31,7% per i maschi.

Vale la pena notare che i giovani dichiarano che il grado in cui i genitori usano esclusivamente l’italiano con loro è più alto di quanto loro stessi non lo usino con i familiari (confrontando la prima colonna del grafico 2 con la stessa del grafico 1), rispettivamente il 28,6% per i maschi e il 29,8% per le femmine. Questo indicherebbe che i genitori insistono ancora nell’insegnamento dell’italiano o anzi che i giovani insistono meno e invece usano coscientemente più il dialetto per mantenerlo vivo?

Una gran parte degli intervistati sostiene che i genitori usano esclusivamente o

28,6 35,4

Grafico 4.11: Quale lingua parlano i tuoi genitori con te?

Maschi Femmine

prevalentemente l’italiano con loro, con una maggioranza nell’uso prevalentemente dell’italiano (35,4% per i maschi e 41,2% per le femmine). I miei giovani informatori sono nati nel periodo tra il 1991 e il 1995. Tramite la statistica fornita da OECD (2019) sull’età media della donna italiana che partorisce tra il 1960 e il 2017,

possiamo calcolare che le loro madri sono nate tra il 1960 e il 1965, e i padri verso la fine degli anni ‘50, così sono stati loro a subire la censura più forte del dialetto da parte dei loro genitori, cioè i nonni dei miei informatori. Non sembra comunque che questa situazione impedisca completamente ai genitori di usare il dialetto con i figli.

Può darsi che la rivalutazione dei dialetti, che si riscontra dagli anni ’90 in poi (Lo Cascio, 2005; Cerruti, 2011), fa sì che i genitori oggigiorno trovino un certo valore nell’insegnamento del dialetto ai propri bambini, sempre a patto che imparino prima la lingua nazionale, oppure non sono affatto coscienti del loro uso linguistico. I maschi dichiarano più delle femmine che i genitori parlano con loro in siciliano o anzi in un misto tra siciliano e italiano (31,7% per i maschi contro 23,9% per le femmine). Può essere che i genitori seguano la concezione del dialetto come una cosa rustica, virile e volgare e perciò maschile, (Galli de’ Paratesi, 1984, p. 135;

Alfonzetti, 2012, p. 41) che sta meglio in bocca a un maschio che non a una femmina, e perciò si permettono più un uso del siciliano con i figli maschi che non con le figlie femmine. “Altro” rappresenta anche in questo caso altri dialetti oppure altra lingua (francese e inglese nominate da due informatori).

30,5 33,6 29,3

Grafico 4.12: Quale lingua usano i tuoi genitori tra di loro?

Maschi Femmine

Quando viene chiesto quale lingua i genitori parlano tra loro, nel grafico 4.12 ci appare per la prima volta la risposta “esclusivamente siciliano” per l’1,8% dei maschi e per il 2,5% delle femmine. In addizione l’1,8% dei maschi e il 2,9% delle femmine rispondono che parlano tra loro prevalentemente in siciliano. Se fosse questo il caso, potrebbe sembrare che i genitori si preoccupino meno di evitare che le figlie ascoltino il siciliano anche se, come abbiamo visto, non si rivolgono a loro direttamente in siciliano. Per il resto le risposte si distribuiscono tra il 27% e il 34% tra

esclusivamente o prevalentemente l’italiano, cioè circa il 60% sia tra le femmine sia tra i maschi dichiarano che i genitori usano prevalentemente o esclusivamente l’italiano insieme. L’uso del misto non diverge molto da come parlano tra loro a come parlano con i figli, solo le femmine dicono che parlano più un misto tra loro (27,7%) che non con le figlie (23,9% del grafico 4.11). In generale c’è comunque abbastanza coerenza nel modo di rispondere tra maschi e femmine.

Nell’alternativa “altro” sono comprese le risposte non date, altre lingue o dialetti, inclusa la risposta di un intervistato che ha commentato la domanda con “i miei non si parlano”.

Come era prevedibile aumenta la percentuale dell’”esclusivamente siciliano” quando chiediamo cosa parlano i nonni con i giovani (grafico 4.13). Le risposte dei maschi sono leggermente più alte di quelle delle femmine sia per “solo italiano” che per

“solo siciliano”. Potrebbe darsi che le femmine abbiano una coscienza linguistica

12,9 18,4

Grafico 4.13: Quale lingua usano i tuoi nonni con te?

Maschi Femmine

maggiore, dal momento che rispondono che i nonni parlano più con le sfumature di una varietà mista anziché solo lingua o dialetto. È anche possibile interpretare i dati nel senso che i nonni parlano in dialetto più ai nipotini maschi che non alle nipotine, e in quel caso esclusivamente in italiano. L’alternativa “altro” leggermente più alto in questo caso corrisponde per la maggior parte a risposte mancanti e si potrebbe spiegare con il fatto che i nonni probabilmente sono morti.

Nel grafico 4.14, “Quale lingua parlano i tuoi nonni con i tuoi genitori?”, c’è più equilibrio tra le risposte dei maschi e quelle delle femmine, e la colonna “solo siciliano” è leggermente più alta (il 17,2% sia per i maschi sia per le femmine) che non per i nonni con i giovani. La risposta che mostra il dato più alto è un “misto tra italiano e siciliano” che supera il 35% per entrambi i generi. Notiamo che è

relativamente alta (il 9,2% per i maschi e l’8,4% e per le femmine) la percentuale dell’italiano esclusivo, in addizione a “prevalentemente italiano” del 21,4% per i ragazzi e il 18,5% per le ragazze. Solo questi dati coincidono a un certo grado con quelli dell’ISTAT riportati nella tavola 2.1 del paragrafo 2.8 che dicono che in Sicilia nel 2006 il 26,2% dei parlanti (sopra i 6 anni, cioè non mostra dati generazionali) usa solo l’italiano in famiglia, il 25,5% usa solo il dialetto e il 46,2% esprime di usare un misto.

Grafico 4.14: Quale lingua parlano i tuoi nonni con i tuoi genitori?

Maschi Femmine