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La music trap italiana: lo spaccio e l’immigrazione nella swishland

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3. L’EVOLUZIONE DI UN GENERE RITUALE: DAL RAP AL TRAP. TRA IL RISCATTO SOCIALE E GLI INSULTI

3.3 La musica trap: disagio, lusso e sesso

3.3.1 La music trap italiana: lo spaccio e l’immigrazione nella swishland

La trap in Italia si è affermata come genere più ascoltato sulla piattaforma di streaming nel 2020125 e nel 2021126, anno nel quale otto dei dieci album più ascoltati appartengono a questo genere musicale. Prima di procedere all’analisi specifica della discografia di alcuni artisti italiani, selezionati in relazione al loro grado di popolarità e di impatto linguistico e uso degli insulti, in questo paragrafo verrà fornito un quadro generale sull’evoluzione della trap sul territorio nazionale.

Come afferma Paola Zuckar (2021), manager e produttrice di musicale di musica rap e trap, l’Italia ha sempre relegato al rap un’immagine oltraggiosa sul piano contenutistico e di linguaggio, preferendo la sua versione snaturata mainstream e commerciale in quanto più pop e orecchiabile. Sempre la Zuckar ha segnato il 2016 come primo esempio di canzone trap italiana ma il 2017 è stato il momento di esplosione del fenomeno grazie al brano Bimbi127 che ha visto la collaborazione del produttore Charlie Charles con tutti quelli che sono diventati successivamente i massimi esponenti della trap: Izi, Rkomi, Tedua, Sfera Ebbasta e Ghali. In questo brano ci sono tutti gli elementi caratteristici di questo genere: non c’è un ritornello ma ci sono gli ad-libs128 a partire dall’intro; le case popolari, il carcere, la droga e il disagio di vivere sono i temi affrontati attraverso un linguaggio che alterna l’italiano ai forestierismi:

Gang, gang gang

124 https://newsroom.spotify.com/2018-12-03/every-trap-at-once-ten-years-in-rap-trends/

(consultato il 28.04.2022)

125www.theitaliantimes.it/2020/12/09/classifica-spotify-2020-piu-ascoltati-dell-anno-album-canzoni-stream/

(consultato il 29.04.2022)

126 https://tg24.sky.it/tecnologia/2021/12/01/spotify-wrapped-2021-classifiche (consultato il 29.04.2022)

127 https://genius.com/Charlie-charles-bimbi-lyrics (consultato il 29.04.2022)

128 Esclamazioni, spesso sovraincise e poste alla fine del verso, che funzionano da controcanto, per esempio gli onomatopeici skrrt o uh, i quali spesso rappresentano la firma del trapper, elementi che caratterizzano la loro scrittura (Addazi, G., Poroli, F. 2019)

113 Brr brr, Zona 4

Skrrt Tedua C O G O, eh

Ue ue, Izeh Wild Bandana

Sto (Sto) […]

Faccio 'sti soldi e vado via per un po' Che Milano cuoce come carta da forno

Tu avevi un cazzo di sogno

Ma per riuscirci hai preso un cazzo di troppo […]

Hai flow, mai no ti direi il contrario, I know (Gang, gang, gang)

Non ho pacchetto Sky Box Giona torna da Skyrock

Un aspetto interessante della musica trap è connesso a due artisti che hanno affrontato un tema taboo in Italia, ovvero quello dei figli di immigrati nati e cresciuti in Italia ma che continuano a sentirsi stranieri. Ghali e Mahmood hanno spesso mescolato le loro origini, anche linguistiche, nei testi dei loro pezzi, raccontando, appunto un conflitto nell’essere italiano con origini estere.

In Cara Italia, brano che si potrebbe considerare trap-pop, Ghali scrive:

Perché sono ancora un bambino Un po' italiano e un po' tunisino

[…]

C'è chi ha la mente chiusa ed è rimasto indietro come al Medioevo Il giornale ne abusa, parla dello straniero come fosse un alieno

Senza passaporto, in cerca di dinero129

129 https://genius.com/Ghali-cara-italia-lyrics (consultato il 29.04.2022)

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Nella sua discografia si trovano, tra gli altri, brani come Pizza kebab o Wallah del 2021 nei quali la cultura tunisina si fonde con l’Italia e l’italiano, da Wallah:

Ehlef, wallah

Je te l'jure sur la tête d'ma mère Sur mon passeport rouge, sur la Tour Eiffel

Su quest'ultimo grammo di Kush Sono solo un kahlouch che balla sulla misére

My slime, my slatt, le7nesh, wallah130

La mescolanza etnica e sonore è riscontrabile anche nei brani di Mahmood. Alessandro Mahmoud è nato a Milano da madre sarda e padre egiziano, nel testo di T’amo del 2021 lo stile urban si alterna a un canto popolare in sardo No potho reposare (Non posso riposare):

Non potho reposare amore 'e coro Pensendte a tie so donzi momentu T'assicuro che a tie solu bramo Ca t'amo forte e t'amo, t'amo e t'amo131

Oltre alle mescolanze etniche e dialettali, come si vedrà successivamente, tra gli esperimenti più innovativi a livello linguistico giunti dalla trap, spicca quello di Tha Supreme, pseudonimo di Davide Mattei. Il linguaggio utilizzato nei suoi testi è spesso apparentemente incomprensibile:

“Swisho un blunt a Swishland, bling blaow come i Beatles / Blessin' tic tac, le prendo dal mattino / Già dal mattino, yah, tanto già non dormivo132”. L’artista usa costantemente l’alternanza di codici e si affida all’uso di figure retoriche per creare uno stile riconoscibile vicino al linguaggio giovanile farcito di forestierismi provenienti dai media; nei versi presentati precedentemente il blunt si riferisce a un sigaro contenente marijuana esiccata ottenuto svuotando gli swisher,

130 https://genius.com/Ghali-wallah-lyrics (consultato il 29.04.2022)

131 https://genius.com/Mahmood-tamo-lyrics (consultato il 29.04.2022)

132 https://genius.com/Tha-supreme-blun7-a-swishland-lyrics (consultato il 29.04.2022)

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ovvero sigari di tabacco133, mentre dall’urban dictionary giunge la definizione di Bling Blaow:

qualcosa di estremamente brillante come i gioielli134, infine attraverso la benedizione in inglese blessin si rivolge a delle caramelle. Tha supreme, inoltre, a completamento del suo mondo simbolico utilizza l’alfabeto LEET, utilizzato in ambito informatico per scrivere parole vietate, il quale sostituisce le lettere con i numeri utilizzando un po’ di fantasia: 23 6451 è il titolo dell’album d’esordio che corrisponde a LE BASI.

Il trap italiano non è solo innovazione linguistica ma anche un continuum di rappresentazione sociale, tipico della trap americana. A tal proposito, il rapper Massimo Pericolo, pseudonimo di Alessandro Vanetti, nato e cresciuto fino all’adolescenza a Catania e traferitosi in Lombardia successivamente,

incarna

il prototipo di trapper deluso dalla società, coinvolto in traffici di stupefacenti e con una concezione delle donne violenta e misogina. In 7 miliardi135 del 2019 si legge:

Si drogano tutti i miei broski Le tue amiche mi succhiano il cazzo

Non sono bello, ma rappo Mi arresti, ma tanto non parlo Non conosco la lingua dei porci

L'alcool ci rende più forti […]

Questa tipa non piace a mia madre (Bitch) Questa tipa mi mette mi piace (Bitch)

Parlo solo di droga e puttane (Bitch) Ma voi di che cazzo vi fate (Snitch)’

Mentre in Scialla semper, racconta della sua esperienza in carcere:

È l'estate più fredda della mia vita

133 https://www.ilpost.it/2019/11/20/tha-supreme/ (consultato il 29.04.2022)

134 https://www.urbandictionary.com/define.php?term=bling%20blao (consultato il 29.04.2022)

135 https://genius.com/Massimo-pericolo-7-miliardi-lyrics (consultato il 29.04.2022)

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Quattro mesi di carcere senza figa E ho visto uomini piangere tutti in fila Dopo il colloquio e l'abbraccio di una bambina

E il lunedì ci si scanna per la partita Il prete quando torna? La posta quando arriva?

Il secondino più bravo è quello che grida Ero impazzito del tutto quand'è finita

A conclusione di questa prima e rapida analisi sul contesto trap italiano, si evince che questo genere musicale, come è stato per il rap, è un veicolo liberatorio e esorcizzante di alcune problematiche che affliggono la società; l’uso di un linguaggio giovanile, diretto, volgare e spesso incomprensibile a chi non fa parte dei gruppi di riferimento a cui si rivolge la trap, necessita un’attenzione maggiore nella decodifica dei suoi brani meno mainstream per provare a capirne il senso e il fine.

Nel prossimo capitolo verranno analizzati i percorsi artistici della Dark Polo Gang, Sfera Ebbasta, Achille Lauro e Rosa Chemical, di Madame e della trap femminile. Il focus verrà posto sull’utilizzo degli insulti all’interno dei loro brani, cercando di fornire un’interpretazione contestualizzata di tale linguaggio.

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